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UNHCR: ong umanitaria yemenita vince il premio Nansen per i Rifugiati 2021

ROMA, 30 SETTEMBRE – L’UNHCR ha annunciato il vincitore del Premio Nansen per i Rifugiati 2021 e i cinque vincitori regionali: si tratta di un’organizzazione umanitaria yemenita – la Jeel Albena Association for Humanitarian Development – che è stata insignita per aver fornito aiuti salvavita a decine di migliaia di persone costrette alla fuga a causa del conflitto nel Paese.
Istituita nel 2017, l’Associazione si è distinta per il suo incessante sostegno ai migranti yemeniti, proseguito anche quando lo spostamento dei fronti l’ha esposta a scontri a fuoco ed esplosioni. Il suo stesso fondatore, Ameen Jubran, 37 anni, è stato costretto a fuggire a causa dei combattimenti, rischiando di perdere la vita.
”Le zone in cui lavoriamo sono considerate tra le più povere e le più pericolose – ha spiegato Jubran – Ogni giorno ci sentivamo in pericolo ma, nonostante ciò, abbiamo continuato ad assistere sfollati e altre persone che avevano bisogno del nostro aiuto. Non potevamo di certo abbandonarli a loro stessi”.

Ameen Jubran

Il premio a Jeel Albena richiama l’attenzione su coloro che sono costretti alla fuga a causa del conflitto in Yemen. Il Paese è attualmente alle prese con una tra le peggiori crisi umanitarie del mondo, a causa della quale quattro milioni di persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni e hanno un disperato bisogno di protezione e assistenza. Nonostante ciò, il conflitto e la sofferenza umana che causa sono spesso ignorati.
L’associazione Jeel Albena conta oltre 160 dipendenti e 230 volontari, molti dei quali hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Ha sede nella città portuale di Hudaydah, sul Mar Rosso, e grazie al suo lavoro ha fornito un’occupazione e circa 18.000 rifugi di emergenza agli sfollati interni che vivono in accampamenti di fortuna nelle province di Hudaydah e Hajjah. Fornisce inoltre sostegno alle donne sfollate nel loro percorso verso l’indipendenza economica e nella ristrutturazione di edifici scolastici, a vantaggio sia della comunità locale che delle popolazioni in fuga.
”Lo straordinario lavoro svolto da lei e dalla sua organizzazione, e la sua perseveranza nell’aiutare i cittadini yemeniti di qualsiasi provenienza, è un esempio di umanità, compassione e dedizione”, ha affermato Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i rifugiati, parlando di Jubran.

Saleema Rehman

Il Premio Nansen per i Rifugiati viene assegnato dall’UNHCR a individui, gruppi o organizzazioni che si adoperano per offrire protezione a rifugiati, persone in fuga e apolidi andando ben al di là del loro semplice dovere. Fin dalla sua istituzione, nel 1954, il Premio vanta oltre 60 vincitori provenienti da diversi Paesi del mondo.
Quest’anno ci sono state 200 candidature e cinque vincitori a livello regionale:
Jorge Santiago Ávila Corrales, 33 anni, assistente sociale honduregno e direttore di Jóvenes Contra la Violencia ha ricevuto il Premio per le Americhe in riconoscimento del coraggio e della dedizione dimostrata nel combattere la violenza tra bande, che distrugge la vita di molti giovani honduregni.
• La dottoressa Saleema Rehman, 29 anni, residente e operante in Pakistan è  stata premiata per l’Asia in riconoscimento del coraggio e della dedizione dimostrata nella professione medica durante la pandemia di COVID-19 e per aver portato avanti un’azione decisiva nella promozione dell’istruzione femminile.
Nikola Kovačević, 32 anni, avvocato indipendente specializzato in diritti umani e proveniente dalla Serbia ha ricevuto il Premio per l’Europa in riconoscimento del proprio impegno nella difesa dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo nella regione dei Balcani.

Diambende Madiega

• Per l‘Africa i vincitori sono due: Roukiatou Maiga, 55 anni, e Diambendi Madiega entrambi provenienti dal Burkina Faso, ed entrambi impegnati nella difesa dei diritti degli sfollati interni a causa del conflitto e nella distribuzione di aiuto e ripari.
Jubran riceverà il premio a nome della sua Associazione nel corso di una cerimonia virtuale che si terrà il 4 ottobre 2021. Il premio consiste in una medaglia commemorativa e una somma in denaro pari a 150.000 dollari statunitensi. Durante la cerimonia verranno premiati anche i cinque vincitori regionali.
Istituito nel 1954, il premio commemora l’eredità di Fridtjof Nansen, scienziato norvegese, esploratore delle regioni polari, diplomatico e primo Alto Commissario per i rifugiati della Società delle Nazioni.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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