NEW YORK, 6 GIUGNO – Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rinnovato di un anno il mandato dell’Operazione UE EUNAVFOR MED Irini attraverso la proroga della Risoluzione 2292 del 2016.
In base alla risoluzione Irini potrà operare per il rispetto dell’embargo di armamenti sulla Libia, contribuendo concretamente all’attuazione degli impegni assunti alla Conferenza di Berlino del 19 gennaio 2020. Potrà continuare a svolgere la sua missione in modo efficace e imparziale, come avvenuto sinora e come riconosciuto dalle Nazioni Unite.
L’Italia ha accolto con favore la decisione del Consiglio, ha commentato la Farnesina in una nota in cui si afferma che, “determinata a contribuire all’obiettivo di una stabilizzazione duratura e sostenibile della Libia, l’Italia si è impegnata attivamente sin dalla costituzione di Irini, assumendo specifiche responsabilità, a partire dal Comando dell’Operazione e la messa a disposizione di mezzi e personale”.
Il core task di IRINI, che ha ereditato il mandato dell’operazione SOPHIA, è l’implementazione, in alto mare, dell’embargo di armi dirette e provenienti dalla Libia per contribuire a prevenirne il traffico nel teatro dell’operazione e nella zona di interesse convenuti. In particolare, l’operazione IRINI è autorizzata a condurre attività di interdizione marittima selettiva (Maritime Interdiction Operations – MIO) esercitando il diritto di visita a bordo dei mercantili in transito nell’area di operazioni – e in acque internazionali – sospettati di trasportare armi o materiale a queste collegato in accordo all’UNSCR 2292 (2016), previa richiesta del Flag State consent, con facoltà di disporre il sequestro e la distruzione delle armi eventualmente rinvenute a bordo delle unità ispezionate.
Il Comandante dell’Operazione UE è il Contrammiraglio Fabio Agostini che opera dal quartier generale operativo (OHQ) messo a disposizione dall’Italia all’Unione Europea situato all’interno dell’aeroporto militare F. Baracca, sito in Roma – Centocelle. Il Force Commander, dall’inizio di aprile, e’ il contrammiraglio della Marina Militare, Stefano Frumento, che ha raccolto il testimone dal commodoro Mikropoulos della Marina greca. Contestualmente la nave italiana San Giorgio ha sostituito la nave greca HS Aegean. (@OnuItalia)