ROMA, 24 MARZO – L’Italia torna in corsa all’UNESCO con due candidature 2022 alle liste del patrimonio immateriale: “Tocatì”, un programma per la salvaguardia dei giochi di strada, e “Cavalli Lipizzani – Lipizzan horse breeding traditions” sono stati approvati dal Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco che si è riunito oggi in modalità telematica sotto la presidenza di Franco Bernabè.
I due dossier saranno sottoposti all’esame del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. “Tocatì” è una candidatura transnazionale con capofila l’Italia e comprendente Belgio, Cipro, Croazia e Francia. La proposta intende tutelare i giochi di strada tradizionali, radicati nella vita quotidiana delle comunità e rientranti a pieno titolo in quelle pratiche sociali in grado di diventare espressioni della vita quotidiana, di riti e contesti festivi comuni ad ampie aree dell’ Europa.
“Cavalli Lipizzani” è una candidatura transnazionale con capofila la Slovenia e comprende, oltre all’Italia, Austria, Bosnia, Croazia, Ungheria, Romania e Slovacchia. L’allevamento del cavallo Lipizzano rappresenta un complesso patrimonio di conoscenze e pratiche tramandatesi nel corso dei secoli nelle aree politicamente e geograficamente assoggettate all’influenza asburgica. Dalla creazione della razza nel 1580 presso la città di Lipica, nell’odierna Slovenia, il cavallo Lipizzano si è diffuso in tutti i paesi dell’impero austro-ungarico, implementando infrastrutture, architetture e saperi che continuano ancora oggi.
Il Consiglio Direttivo ha poi esaminato i dossier di candidatura del “Rito (Arte) del caffè espresso italiano tradizionale” e, in subordine, de “La Cultura del caffè napoletano tra rito e socialità”, come richiesto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Proposta dal Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale di Treviso, la Candidatura del Caffè espresso italiano tradizionale si concentra sull’importanza del consumo della bevanda come rito quotidiano diventato emblema di un’intera nazione. La candidatura del caffè napoletano, proposta dalla Regione Campania, si concentra sulle torrefazioni, i locali storici e le peculiari abitudini di consumo stratificatesi nella città di Napoli e già descritte nel Viaggio in Italia di Goethe.
Esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto, il Consiglio Direttivo ha accolto l’impegno del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di approfondire i contatti con i proponenti per arrivare a una candidatura unica in vista del riesame nel 2022 per il ciclo 2023. Questo lavoro consentirà di presentare al Consiglio Direttivo una candidatura più solida e rappresentativa del panorama culturale italiano, in modo da evidenziarne ulteriormente gli elementi rituali, conviviali e di socialità. (@OnuItalia)