ROMA, 8 NOVEMBRE – Tornati in Italia, Giulia Parenti e Simone Mostratisi raccontano la loro esperienza di Youth Delegates italiani alla 74esima Assemblea Generale dell’Onu. “È davvero difficile tentare di riassumere la nostra esperienza alle Nazioni Unite in qualche riga, ed è impossibile catturare con efficacia le emozioni che abbiamo provato davanti alla Assemblea Generale, durante i negoziati e mentre rappresentavano il nostro Paese e noi Giovani italiani,” raccontano Giulia e Simone, che studiano Scienze internazionali rispettivamente a Bologna e a Torino.
I Giovani Delegati Italiani hanno lavorato in Terza Commissione, in stretta collaborazione con i diplomatici della Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite: “Abbiamo negoziato in prima persona la Risoluzione ‘Policies and Programs involving Youth‘. In questo scenario, il centro delle nostre dinamiche negoziali è stato aumentare il riconoscimento dei giovani come drivers per la Pace, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile anche attraverso il riconoscimento della diversità culturale”. Il loro lavoro non si è limitato solamente alla negoziazione della Youth Resolution, Giulia e Simone hanno avuto infatti l’opportunità di seguire da vicino i negoziati di alcune risoluzioni nazionali tra cui Sicurezza dei giornalisti, Sparizioni forzate, Tortura, Diritto all’acqua potabile, Diritto all’equal pay: “Durante questi ultimi abbiamo contribuito al drafting delle proposte italiane, e alla difesa delle stesse in sede di negoziati in accordo con i funzionari diplomatici di riferimento”.
Giulia e Simone avevano messo la difesa del patrimonio culturale al centro del loro mandato di Youth Delegates. Al rientro in Italia raccontano le difficoltà affrontate a New York: un’esperienza impegnativa, ma importante e necessaria per la gioventù italiana, la cui voce rimarrebbe altrimenti inascoltata. “Lavorando in questa direzione, e proponendo e difendendo alcuni emendamenti in sala, ci siamo confrontati con realtà diverse, cercando di portare la fresca prospettiva dei giovani in Assemblea Generale. Se il nostro contributo verrà anche solo in parte riflesso nel testo finale della risoluzione, tenuto conto della complessità dell’esercizio, sarà per noi un grande traguardo… Prepararsi per i negoziati non è facile, e i ritmi di lavoro sono davvero particolari, ma in quei momenti ci ridava animo il fatto di rappresentare il nostro Paese e noi giovani italiani.”
In Italia, il Programma UNYD è promosso e organizzato dalla SIOI UNA-Italy, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il mandato di Giulia a Simone era di rappresentare le istanze e le idee della gioventù italiana in ambito internazionale, promuovendo la partecipazione dei giovani nei processi decisionali e ricoprendo il ruolo di ambasciatori delle questioni giovanili durante i lavori della Terza Commissione. (@OnuItalia)