NEW YORK, 17 SETTEMBRE – Nel 2019 l’Europa ha ospitato la quota piu’ alta dei 272 milioni di migranti internazionali (82 milioni, di cui sei milioni in Italia) seguita dal Nord America (59 milioni) e Nord Africa e Asia occidentale (49 milioni). Lo rivela un nuovo dossier della Divisione Popolazione del Dipartimento Economico e Sociale dell’ONU (DESA) pubblicato oggi al Palazzo di Vetro.
I dati, basati su statistiche ufficiali nazionali sulla popolazione nata all’estero o la popolazione straniera ottenuta dai censimenti, “sono cruciali per comprendere il ruolo chiave dei migranti e delle migrazioni nello sviluppo sia dei paesi di origine che di destinazione. Facilitare forme di migrazione e di mobilita’ della popolazione regolare, ordinata e responsabile contribuira’ al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile”, ha detto il sottosegretario Onu per il Desa, Liu Zhenmin.
Il numero totale di migranti internazionali e’ aumentato di 51 milioni dal 2010: nel 2019 comprendono il 3,5 per cento della popolazione globale, contro il 2,8 del 2000. I migranti internazionali sono quasi per la meta’ donne. Uno su sette ha meno di 20 anni. A livello di paesi, meta’ di tutti i migranti internazionali risiedono in dieci paesi con gli Stati Uniti in testa (51 milioni) pari al 19% del totale globale. Germania e Arabia Saudita sono al secondo e terzo posto (13 milioni ciascuno), seguiti dalla Russia (12 milioni), Regno Unito (10 milioni) Emirati Arabi Uniti (9 milioni), Francia, Canada e Australia (otto milioni) e Italia (sei milioni).
Quanto al luogo di nascita, un terzo di tutti i migranti internazionali vengono da solo dieci paesi, con l’India in testa (18 milioni che vivono fuori dai confini nazionali). Migranti dal Messico costituiscono la seconda “diaspora” (12 milioni), seguiti da Cina (11 milioni), Russia (10 milioni e Siria (8 milioni). (@OnuItalia)