TORINO, 14 SETTEMBRE – Slow Food presenta le Ricette del Dialogo: cibo e storie per l’intercultura e l’integrazione. Dal 2014 l’organizzazione fondata da Carlo Petrini lavora con le comunità migranti, valorizzando i saperi tradizionali legati ai loro paesi di origine, favorendo lo scambio tra comunità migranti e autoctone e avviando interessanti fusioni gastronomiche. Con il progetto Le Ricette del Dialogo, Slow Food e altre associazioni lavorano per rendere l’integrazione sociale e gastronomica un valore aggiunto sia per chi è arrivato nel nostro Paese che per chi già ci vive. Lo scambio di esperienze e saperi ha portato all’organizzazione di interessanti attività durante Cheese, a Bra dal 20 al 23 settembre, e alla redazione di un originale ricettario, “A tavola: le ricette del dialogo”.
Come lo definisce Petrini nella prefazione, «questo libro più che un semplice ricettario è la descrizione del viaggio di persone e comunità che, spostandosi per il mondo, sono arrivate in Italia e hanno avuto l’opportunità di incontrarsi attraverso il cibo». Perché, come ricorda un antico detto arabo, “non conosci una persona finché non mangi con lei”. Il volume contiene storie e ricette di dieci persone che hanno partecipato alle attività del progetto e che hanno competenze nel mondo dell’agricoltura, della ristorazione e del commercio. Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita, attraverso il quale le comunità migranti che hanno aderito all’iniziativa si raccontano e aprono le porte delle proprie case per ospitare e condividere le rispettive tradizioni. Il ricettario sara’ presentato mercoledì 25 settembre alle 16,30 al Circolo dei Lettori di Torino, in occasione dell’inaugurazione della V edizione del Festival Internazionale della Cucina Mediterranea, che vede la collaborazione ormai pluriennale di Slow Food e l’associazione italo-francese Mediterran: il nostro stile di vita.
Avviato nel 2018, il progetto Ricette del Dialogo, che ha coinvolto 78 persone, residenti in Piemonte e provenienti da oltre trenta Paesi, si è sviluppato attraverso formazioni e incontri che possano aiutare i migranti ad aprire nuove attività commerciali. Grazie alle diverse attività portate avanti, infatti, il cibo si è rivelato uno strumento chiave di cittadinanza globale, dialogo e conoscenza, facendo emergere una rete di realtà capaci di modificare progressivamente gli stili di vita e l’economia delle comunità migranti e ospitanti.
Ricette del Dialogo è portato avanti da Slow Food, Regione Piemonte, Città di Torino, organizzazioni della società civile (LVIA, Renken, Colibrì) e la diaspora (Panafricando, ASBARL), e realizzato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e delle Fondazioni Cattolica e Migrantes. Scopri qui il programma completo del Festival Internazionale della Cucina Mediterranea, a Torino dal 25 al 28 settembre.(@OnuItalia)