NEW YORK, 12 SETTEMBRE – Rispondendo a un appello globale del Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres di “riaffermare la santita’” dei siti religiosi vittima di conflitti armati e atti di odio, la Alleanza delle Civilta’ delle Nazioni Unite (Unaoc) ha lanciato oggi un piano di azione a difesa di quelli che lo stesso Guterres ha definito “potenti simboli della coscienza collettiva”.
I siti religiosi “dovrebbero essere luoghi di venerazione, non di guerra. L’intera società esce perdente quando persone vengono attaccate a causa della loro religione o della loro fede”, ha detto Guterres, sottolineando che chiese, moschee e sinagoghe dovrebbero essere “luoghi sicuri di riflessione e di pace, non teatro di sangue e di terrore”.
L’Alleanza delle Civilta’ era stata incaricata da Guterres di mettere a punto un piano di azione dopo gli attacchi alle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, la sinagoga Tree of Life di Pittsburgh e a tre chiese cattoliche a Sri Lanka.
Alla riunione per il lancio del Piano d’Azione Onu sulla salvaguardia dei siti religiosi e’ intervenuta anche la Rappresentante permanente italiana all’Onu, Mariangela Zappia.
Ricordando come l’Italia sia sempre stata in prima linea negli sforzi a difesa della liberta’ di religione o di fede nel mondo e a sostegno del ruolo dei leader religiosi come promotori di dialogo e pace tra nazioni, l’Ambasciatrice Zappia ha espresso il pieno appoggio dell’Italia ai pilastri su cui si basa il piano.
La Zappia ha anche sottolineato l’importanza di un rinnovato sforzo della comunità internazionale a tutela dell’eredita’ culturale e religiosa soprattutto in zone di conflitto armato: “Restiamo sulla linea del fronte con la task force di Caschi Blu della Cultura Unite4Heritage e ci battiamo per la piena attuazione della Risoluzione 2347 del Consiglio di Sicurezza adottata nel 2017 su iniziativa dell’Italia e della Francia”. (@OnuItalia)