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domenica, Dicembre 22, 2024

Oms toglie sponsorizzazione lancio rapporto EAT Lancet; pressing Italia su diete varie e bilanciate

GINEVRA, 28 MARZO – Si è tenuto oggi, presso il Palazzo delle Nazioni, l’evento di lancio a Ginevra del rapporto della EAT Lancet Commission “Healthy Diets from Sustainable Food Systems”. La co-sponsorizzazione dell’evento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, inizialmente prevista, è stata successivamente ritirata. Ha tuttavia partecipato, in qualità di oratore e membro della Commissione EAT Lancet, il Direttore del Dipartimento dell’OMS della Nutrizione per la Salute e lo Sviluppo, Dr. Francesco Branca.

“Nonostante l’ampio eco mediatico finora ricevuto dal rapporto, l’evento ha visto una partecipazione molto limitata”, riporta oggi la Rappresentanza Permanente italiana a Ginevra sul suo sito online. Olav Kjørven e Brent Loken, rispettivamente Chief Strategic Officer e Director of Science di EAT Lancet, hanno replicato, in apertura dell’evento, alle numerose critiche ricevute dal rapporto sin dalla sua pubblicazione: in particolare, hanno affermato che l’iniziativa EAT non è finanziata da soggetti imprenditoriali ed imprese multinazionali, ma ha ricevuto fondi unicamente dal Wellcome Trust. Ciò nonostante, sono in essere parteneriati strategici tra EAT ed altre iniziative (come FReSH), che raccolgono alcune tra le più grandi multinazionali del settore farmaceutico, chimico, alimentare e bio-tecnologico. Quanto alle critiche relative al basso livello di evidenza scientifiche a giustificazione delle raccomandazioni dietologiche della Commissione, i panelists si sono limitati a rispondere sostenendo che il rapporto EAT Lancet si configura come il primo e più autorevole “peer review scientific assessment of planetary food”.

L’Italia ha colto l’opportunità per domandare alla Commissione EAT-Lancet se l’obiettivo sia effettivamente quello – messo nero su bianco a pag.478 del rapporto – di fare in modo che vengano adottate misure restrittive sulla libertà di scelta dei consumatori, giungendo fino alla totale eliminazione (tabella 6) della possibilità di scegliere, in modo informato, cosa mangiare, attraverso il ritiro dal mercato dei prodotti considerati “inappropriati”. La commissione ha in primo luogo negato che il suo obiettivo sia quello di eliminare la libertà di scelta dei consumatori ma ha poi ammesso che tutte le opzioni dovrebbero essere tenute in considerazione, a seconda del contesto in cui ci si trova ad operare.

“Colpisce come molto poco si sia parlato di salute pubblica e del ruolo della promozione di diete salutari per il contrasto alle malattie non trasmissibili: lo stesso Direttore del Dipartimento dell’OMS della Nutrizione per la Salute e lo Sviluppo ha radicalmente cambiato la narrativa finora adottata, muovendo dai temi della salute (direttamente connessi al mandato dell’OMS) alle questioni ambientali”, sottolinea la Rappresentanza ribadendo che l’Italia continuerà a seguire da vicino gli sviluppi del rapporto EAT-Lancet ed il più ampio dibattito sulla promozione delle diete sane, ribadendo in ogni forum che una dieta è sana quando è varia e bilanciata, senza escludere a priori e demonizzare alcun prodotto ma limitando al contempo il consumo totale dei singoli nutrienti, ed insistendo sull’importanza dell’educazione, dell’informazione e dell’alfabetizzazione sanitaria, sulla necessità che ogni raccomandazione sia basata su solida evidenza scientifica e sul buon senso. (@OnuItalia)

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OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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