ROMA, 22 MARZO – La Ong italiana SOS Villaggi dei Bambini è presente in Mozambico, Zimbabwe e Malawi e in queste ore è al lavoro per valutare le esigenze più urgenti e per fornire al più presto acqua, cibo, cure mediche, ripari e supporto psicologico alle popolazioni colpite dal ciclone Idai. Il Villaggio SOS di Beira, una della città più coinvolte del Mozambico, inoltre, ha subito considerevoli danni ma i 147 bambini accolti sono salvi.
Il ciclone ha provocato, al momento, oltre 350 morti, ma il numero delle vittime sembra destinato a crescere. Finora sono state portate in salvo circa 3.000 persone e almeno altre 15.000 attendono ancora i soccorsi. Si stima che, solamente in Mozambico, siano oltre 260.000 i bambini rimasti coinvolti dal ciclone. Grave anche la situazione sanitaria, con il forte rischio di un’epidemia di colera e diversi ospedali inagibili.
La città di Beira, secondo centro del Paese con quasi 500mila abitanti, è stata quasi completamente isolata, il 90% degli edifici è stato distrutto, le strade per raggiungere l’area colpita sono impraticabili, la rete elettrica e le comunicazioni sono interrotte. SOS Villaggi dei Bambini è al lavoro in tutta la regione per valutare le esigenze più urgenti e per fornire al più presto acqua, cibo, cure mediche, ripari e supporto psicologico alle popolazioni colpite.
“I danni causati dal ciclone tropicale Idai sono enormi e la situazione umanitaria a Beira è catastrofica – ha dichiarato Simiao Mahumana, National Director di SOS Mozambico – le piogge hanno diminuito di intensità, ma il livello dei fiumi sta salendo e le inondazioni stanno aumentando. Manca acqua potabile e questo porterà presto alla diffusione di malattie. La maggior parte delle case non ha più un tetto e le famiglie che hanno perso la propria abitazione vivono ora in rifugi di emergenza. Nella periferia della città abbiamo notizie di interi villaggi sommersi dall’acqua. Fortunatamente i bambini ospitati nel Villaggio SOS di Beira sono tutti salvi”. (@OnuItalia)