GINEVRA, 4 FEBBRAIO – “La protezione dei diritti dei minori e’ una priorita’ per l’Italia e per il mandato italiano nel Consiglio per i Diritti Umani”, ha dichiarato oggi il Rappresentante Permanente all’Onu di Ginevra Gian Lorenzo Cornado nel corso di un side-event sull’accesso alla giustizia di bambini e giovani co-organizzato al Palais des Nations con l’IDLO e le missioni di Etiopia, Giappone, Messico, Marocco e Regno Unito che fanno parte del “core group” sulla Rule of Law.
L’evento, organizzato ai margine dell’80esima pre-sessione del Gruppo di Lavoro del Comitato sui Diritti del Fanciullo ed in vista della 40esima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, aveva l’obiettivo di evidenziare i progressi e le sfide nell’accesso alla giustizia di bambini giovani in varie parti del mondo. Hanno preso parte relatori provenienti dalla Giamaica, dal Sud Africa, dal Giappone ed una delegata giovanile della Svizzera alle Nazioni Unite.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Cornado ha illustrato alcune “best practice” del sistema italiano: “In Italia – ha detto – si punta alla riabilitazione del minore e alla sua inclusione sociale. I principi alla base del sistema giudiziario minorile danno priorità alla funzione educativa e a ridurre al massimo possibile il danno legato all’applicazione di misure penali. Per questa ragione, si preferisce applicare misure precauzionali non detentive per evitare l’impatto del minore con il sistema delle prigioni”.
Durante il processo – ha proseguito Cornado – si tiene poi conto della personalita’ e del passato del minore. Questo approccio, applicato da 30 anni, ha consentito di ottenere risultati: una percentuale consistente di minori sotto processo viene affidato ai servizi sociali, mentre un’altra parte e’ affidato alle comunità. E’ stato inoltre adottato lo scorso ottobre un nuovo sistema penitenziario giovanile che punta sulle misure comunitarie per ridurre sempre piu’ il ricorso a pene che limitino la libertà personale. Cornado ha ricordato che l’Italia fa parte del progetto “My lawyer, my rights” , promosso da Defence for Children International e finanziario dalla Commissione Europea il cui scopo e’ di rafforzare i diritti dei minori durante il processo e in particolare il diritto all’accesso di rappresentanti legali. (@OnuItalia)