ROMA, 10 GENNAIO – La condivisione del seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, nel biennio 2017-2018, ha costituito un’eccellente prova di amicizia e alleanza, hanno concordato oggi il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e il Ministro degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, Stef Blok, nel corso di una riunione a Roma.
In una formula praticamente inedita per le Nazioni Unite, Italia e Olanda sono state elette entrambe per lo stesso biennio in Consiglio dopo che per cinque volte l’esito del voto dell’Assemblea Generale era stato una fumata nera. L’intesa con i Paesi Bassi per rompere l’impasse aveva previsto una staffetta, in base alla quale alla fine del 2017 la delegazione italiana avrebbe passato il testimone ai colleghi olandesi. Consultazioni frequenti tra le due missioni avevano assicurato continuità nella gestione del seggio. L’Olanda e’ uscita dal Consiglio lo scorso 31 dicembre.
La riunione tra Moavero e Blok, che si inserisce nella serie dei frequenti incontri avuti, in particolare a L’Aja lo scorso 17 settembre e a latere dei Consigli UE e delle ministeriali NATO e OSCE, ha avuto il suo punto focale nella firma di un apposito, innovativo accordo (« Memorandum of Understanding ») che, per la prima volta nella storia delle relazioni diplomatiche fra la Repubblica italiana e il Regno dei Paesi Bassi, struttura un’articolata metodologia di lavoro comune, con occasioni d’incontro e discussioni calendarizzate.
L’intesa prevede una riunione annuale fra i Ministri degli Esteri e regolari consultazioni trimestrali fra le rispettive amministrazioni. Ogni anno, verrà anche organizzata una speciale conferenza («Round Table») che coinvolgerà esponenti politici, imprenditori, accademici, operatori dei media, artisti. La conferenza è intitolata al grande pittore, olandese naturalizzato italiano, Gaspar van Wittel, detto Vanvitelli, che svolse la sua attività artistica fra i due Paesi, coniugandone mirabilmente le due culture e sensibilità.
In riferimento alla politica europea, si è parlato delle riforme necessarie per il buon funzionamento dell’Unione Europea, delle risorse finanziarie del bilancio UE, della sicurezza dei cittadini, dei flussi migratori e dei relativi rimpatri, di una più incisiva azione per la crescita economica e sociale dei Paesi di origine dei migranti (in particolare, in Africa) della tutela dei valori e dei principi fondanti, del cambiamento climatico e delle iniziative internazionali per la salvaguardia dell’ambiente e dell’opportunità di migliorare nettamente l’efficacia dell’azione sul versante della politica estera comune. (@OnuItalia)